Nel cuore di ogni essere umano risiede un’anima eterna, scintilla di luce proveniente da una Fonte infinita. Questa luce, pura e immacolata, si incarna nel mistero della nascita per vivere l’esperienza umana, fatta di gioie, dolori, sfide e crescita.
Quando il bambino entra in questo mondo, il legame con la madre rappresenta il primo contatto con il divino incarnato, il primo respiro dell’Amore in forma umana.
È attraverso questo legame che l’anima trova nutrimento non solo fisico, ma anche emotivo e spirituale.
Ma quando questo legame si spezza o si indebolisce, il bambino vive una piccola morte: un distacco da quella sorgente d’amore che avrebbe dovuto sostenerlo. Quel distacco non è solo fisico, ma energetico e spirituale — come se una corda d’argento, il filo sottile che collega l’anima al corpo e alla terra, venisse tesa fino a quasi spezzarsi.
Questa “rottura” non è una condanna definitiva, ma una chiamata a risvegliare la coscienza. È il momento in cui l’anima, nel suo cammino, si confronta con la dualità: luce e ombra, presenza e assenza, amore e ferita.
In questo spazio sacro tra dolore e speranza, si apre la possibilità di un risveglio più profondo. Il bambino ferito, l’anima in cerca, può imparare a tessere un nuovo legame — non solo con la madre terrena, ma con la Madre Divina, l’Essere Universale che ama senza condizioni.
Qui entrano in gioco i luoghi sacri, come Medjugorje, dove si manifesta una particolare energia di guarigione e pace. Questi luoghi sono dei portali energetici, spazi in cui la connessione con il divino si fa più intensa, e dove l’anima trova sostegno e accoglienza.
In quei luoghi, milioni di pellegrini hanno sperimentato la potenza della preghiera, del silenzio e della presenza amorevole, riscoprendo la capacità di lasciar andare le ferite più profonde e di aprirsi alla luce.

L’energia spirituale della
Madre Divina che vi risuona, per il
bambino interiore ferito è un luogo in cui può sentire il calore dell’amore divino. Se hai già sviluppato una buona sensibilità e conoscenza dei
corpo sottili , potrai sentire le
correnti vitali, i
chakra attivarsi e risuonare con l’ energia di questi luoghi e
penetrare nel corpo a
lavare come acqua ferite ed
emozioni antiche e profonde di separazione dall’
amore.
Attraverso la guarigione, il gelo si scioglie, la corazza cade, e la luce interiore si libera per illuminare non solo se stessa, ma il mondo intero. Il trauma diventa un portale, un passaggio iniziatico verso una maggior compassione, saggezza e amore incondizionato.
Ogni ferita accolta con amore diventa un seme di luce.
Ogni lacrima versata libera un frammento di luce imprigionata.
Ogni abbraccio al bambino interiore è un ritorno a casa, alla sorgente della nostra vera essenza.
Il cammino di guarigione è quindi una sacra rivoluzione, un atto di ribellione gentile contro la disconnessione e la paura. È il risveglio dell’anima che sceglie di trasformare la sofferenza in luce, la separazione in unità, il dolore in amore.
Così, nell’abbraccio del bambino ferito, riconosciamo l’immensa forza del cuore umano — la capacità di rinascere, di perdonare, di amare.
E in questo gesto sacro risiede la speranza più grande per l’umanità.
🌟 Guarire il bambino interiore non è debolezza.
È l’unica vera rivoluzione.
Una rivoluzione che inizia dentro di te.
MEDITAZIONE
LA CORDA D’ARGENTO CON MEDJUGORJE E LA MADRE DIVINA
Trova una posizione comoda, chiudi gli occhi e porta l’attenzione al tuo respiro.
Inspira lentamente… ed espira con dolcezza.
Lascia andare ogni tensione, ogni pensiero, lasciati andare al presente.
Immagina ora di trovarti ora a MEDJUGORJE, in questo luogo sacro, un luogo di pace e di luce
Visualizza un paesaggio dolce, colline tranquille, un cielo sereno e una luce calda che avvolge tutto.
Senti questa pace dentro di te, accogliente e rassicurante.
In questo spazio sacro, porta alla mente il bambino che sei stato.
Vedi il suo volto, senti il suo cuore fragile e sincero.
Riconosci la sua vulnerabilità, le ferite che ha portato con sé, le sue paure silenziose.
Prenditi del tempo per lasciar emergere sensazioni fisiche, emozioni e immagini del tuo bambini.
Puoi guardarlo negli occhi se ti guarda o chiedergli come si sente, se ha qualcosa che vuole che tu veda o sappia e rimani in ascolto di quello che c’è senza giudicarlo, respingerlo o cercare di cambiarlo, semplicemente accogli.
Puoi adesso evocare la Madre DIvina con la sua veste bianca, ad alta voce, nel tuo cuore o come immagine e lascia il tempo necessario perchè tu possa sentire un cambio nelle tue percezioni, nell’ atmosfera intorno a te, nelle vibrazioni e sensazioni fisiche.
Accogli la Madre e lascia che si possa avvicinare al tuo bambino interiore con amore e compassione.
Lascia che lo prenda tra le braccia senza giudizio, senza fretta.
Puoi abbandonarti in questo abbraccio
Ascolta la Madre pronunciare queste parole:
“Ti vedo. Ti accolgo. Non sei solo.”
Ora immagina che dalla Madre DIvina e dal suo cuore di luce parta una corda d’argento sottile, una luce dorata che si collega a te e al bambino dentro di te ed al tuo cuore.
Questa luce è energia di guarigione, amore divino che scioglie il ghiaccio, libera il cuore e porta calore.
Lascia che questa luce avvolga ogni parte di te che ha bisogno di cura.
Lascia che questa luce possa penetrare nel tuo cuore, nella tua pancia come acqua che lava dentro.
Aiutati con il respiro a lasciar entrare li dove senti c’è più resistenza, respira e accogli.
Permetti al bambino interiore di sentire il nutrimento emotivo e spirituale che forse non ha mai ricevuto.
Senti il suo respiro diventare più calmo, il suo cuore aprirsi, la sua anima sorridere.
Resta in questo abbraccio sacro per qualche istante, assorbendo pace, guarigione e amore.
Quando ti senti pronto, porta lentamente l’attenzione di nuovo al respiro.
Senti l’aria che entra e esce, la vita che scorre dentro di te.
Porta con te la consapevolezza che puoi tornare sempre a questo luogo di pace e guarigione dentro di te.
Ora, con dolcezza, apri gli occhi, portando con te la luce e l’amore di questa meditazione.
Se ti troverai a fare questa meditazione ti fa piacere. Scrivimi per condividere il tuo vissuto
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